Skip to content

Cart

Your cart is empty

L’Astore Masseria – “Arèo” Rosato

Sale price€16,50

Classificazione: Salento IGP Rosato Biologico
Vitigno: Susumaniello
Zona di produzione: Cutrofiano (Grecìa Salentina, Puglia)
Terreno: Terra rossa con sottosuolo calcareo e argilloso
Sistema di allevamento: Guyot e Cordone speronato
Resa media: 55–60 hl/ha
Vinificazione: In acciaio inox, con breve macerazione a freddo sulle bucce; pressatura soffice; fermentazione a temperatura controllata (16–18 °C) con lieviti indigeni
Affinamento: In anfora georgiana per 2 mesi
Gradazione alcolica: 12,5%
Temperatura di servizio: 12–14 °C


Note di degustazione

Rosato luminoso con riflessi tendenti al glicine. Al naso regala sentori di pompelmo rosa, pesca, salvia e maggiorana. In bocca è delicato e ben equilibrato, di giusto corpo e perfetta coerenza aromatica.


Abbinamenti gastronomici

Ottimo come aperitivo; ideale con primi piatti di pasta dai condimenti delicati e aromatici, risotti a base di pesce e portate leggere. Versatile anche come vino a tutto pasto.

L’Astore Masseria – “Arèo” Rosato
L’Astore Masseria – “Arèo” Rosato Sale price€16,50

Manufacturing Company

L’Astore Masseria – “Arèo” Rosato


Nati da un’agricoltura pulita e sostenibile, nel rispetto di un paesaggio disegnato dalla cultura e dalla tradizione, dal 2010 i vini de L’Astore sono certificati “prodotti da uve biologiche”. Simbolo del territorio salentino nella sua vocazione rosatista e nei vecchi Alberelli di Negroamaro e di Primitivo; la nostra produzione valorizza gli antichi vitigni autoctoni come il Negroamaro, la Malvasia Nera, la Malvasia Bianca Antica, il Susumaniello ed il Primitivo.

In vigneto: si producono uve biologiche, coltivate senza l’aiuto di sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati;

In cantina: si esegue la vinificazione utilizzando solo i prodotti enologici e i processi autorizzati dal regolamento 203/2012 inoltre, all’interno dei limiti e delle disposizioni imposte dalle normative, ogni produttore biologico certificato, segue la propria condotta specifica, utilizzando le pratiche enologiche che più si avvicinano al concetto personale di “agricoltura sostenibile”.