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Moscatello Selvatico Dolce – L’Archetipo

Sale price€14,90

Moscatello Selvatico Dolce de L’Archetipo, Spumante dolce ottenuto da uve Moscatello Selvatico, antico vitigno autoctono pugliese riscoperto e valorizzato da L’Archetipo attraverso pratiche agricole biologiche, biodinamiche e sinergiche. Alla vista si presenta con un colore giallo dorato tenue e brillante, attraversato da un perlage fine e persistente. Al naso conquista per la sua intensità aromatica: fiori bianchi in piena fioritura, sambuco, gelsomino e rosa si intrecciano a profumi di frutta a polpa gialla matura, albicocca, pesca e scorza d’agrumi candita. Il sorso è delicato e carezzevole, dolce ma mai stucchevole, con una vivace freschezza che ne equilibra la dolcezza e ne invoglia la beva. La chiusura è aromatica e persistente, con ritorni floreali e fruttati che esaltano la tipicità del vitigno. Perfetto con pasticceria secca, crostate alla frutta, formaggi erborinati e come vino da meditazione.

Formato 0,75 L

  • Moscatello Selvatico 100%
  • Puglia
  • 13,5% Vol.
Moscatello Selvatico Dolce – L’Archetipo
Moscatello Selvatico Dolce – L’Archetipo Sale price€14,90

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Moscatello Selvatico Dolce – L’Archetipo


Già dagli anni ’80 inizia la conversione dell’azienda all’agricoltura biologica ma osserva che la vitalità dei propri terreni non procede come dovrebbe ed è per questo che dal 2000 passa al biodinamico in seguito agli studi sul lascito culturale di Rudolf Steiner.
Dopo qualche anno di biodinamica si accorge che c’è ancora qualche cosa che sfugge e per questo, in seguito alla comprensione del pensiero di Masanobu Fukuoka, giunge finalmente a praticare un’agricoltura del tutto sostenibile, in cui le sinergie tra tutti gli anelli dell’ecosistema sono finalmente innescate. Questa è l’agricoltura sinergica, in cui si giunge a non commettere più il più grave errore che ancora si compie praticando tutti gli altri tipi di agricoltura (dalla convenzionale, alla biologica, alla biodinamica): l’aratura.

Questa nuova avventura si sviluppa insieme alla moglie Anna Maria e i suoi quattro figli: Carlo Nazareno, Domenico, Andrea, e Maria Clelia. E’ grazie all’impegno costante e responsabile di tutti loro che è stato possibile la costruzione dell’attuale cantina, tutta in tufo, dove in queste precise condizioni climatiche è possibile la valorizzazione delle pregiate uve di proprietà senza l’uso della chimica. L’ingresso in azienda della nuova generazione, sotto la guida di un grosso bagaglio esperienziale di Francesco Valentino, non potrà che dare slancio e vitalità all’archetipo.